Nel dialetto gaetano l'accento può essere acuto (pronuncia chiusa, es. é) o grave (pronuncia aperta es. è).
Per non indurre ad errori e per facilitare la lettura, contrariamente a quanto avviene con l'italiano, l'accento non può essere sottinteso perché, con il variare della pronuncia, varia completamente il significato della parola.
Si guardi, ad esempio, a ponne ( piantare) e pònne (possono).
Perciò l'accento, come nel greco, deve essere sempre indicato. Si sottintende soltanto all'inizio della parola e nelle parole piane (accento sulla penultima sillaba). In quest'ultimo caso, però, va indicato se la penultima vocale è una e, per segnalarne il suono aperto o chiuso, oppure una o, solo per segnalarne il suono aperto.