Il verbo

Tutti i verbi, nel tempo infinito, troncano le desinenze italiane, are, ere, ire,  conservandone la prima vocale che viene accentata.

Esempi

magnà,  veré,  fenì,  parlà,  puté,  durmì. 

 

Numerosi verbi della seconda coniugazione e l’ausilario ESSERE conservano muta la prima vocale della desinenza.

Esempi

èsse,  spégne,  tégne,  lègge, strégne, scégne.

 

Le desinenze dei vari tempi e dei modi, sono uguali nelle tre coniugazioni.